IMMES di Dario Robbiani

Comunicare, ma come ?
Nell'era della comunicazione globale soffriamo di solitudine

È la nuova edizione di "Non so se mi spiego" (febbraio 2002).
È un vero manuale illustrato dal grafico Armando Losa. Con pagine in bianco per permettere alla lettrice o al lettore di prendere degli appunti, fare delle annotazioni, scriveredelle osservazioni personali.
La prefazione è del noto giornalista Eros Costantini, che è stato collega dell'autore al Telegiornale - Téléjournal - Tagesschau.
"Dalla parola scrittasi è passato alla scrittura elettronica e digitale" annota Costantini.
"Con artifizi vari, computer, internet, cd-rom, si è arrivati, nel giro di pochi anni, al coinvolgimento di milioni di persone".
Ma il processo comunicativo è fatto di sentimenti, di ricerca del contato, di fuga dalla solitudine, di voglia di conoscere e di far sapere.
"Paradossalmente nell'era della comunicazione globale sempre più gente soffre di solitudine e alienazione, non ci si parla e se si chiacchiera non si riesce a spiegarsi".
Questi i titoli del manuale: che cosa significa esprimersi, redigere, informare e comunicare; qual è il linguaggio che ha più presa: dovendo parlare in pubblico, ad una riunione, ad un esame o a un colloquio di servizio, come comportarsi per evitare il sudore , la gola secca e il trac; la voce va impostata poiché è come un'orchestra e bisogna utilizzarla in tutte le sue tonalità".
Eancora la guerra in tv (il libro è stato scritto all'epoca della guerra in Iraq e degli atti terroristici ordinati da Bin Laden);
la diffamazione a mezza stampa, come difendersi dalla maldicenza; l'uso appropriato del telefonino; la comunicazione istituzionale degli uffici pubblici e la comunicazione aziendale.
Trentacinque capitoli e 249 pagine, tutti da leggere e consultare quando si deve comunicare in modo appropriato.